Perché gli sterilizzatori UV-C sono inutili nei paesi sviluppati…

Noi, nel mondo sviluppato, siamo molto fortunati: l’acqua del nostro rubinetto è resa potabile da un impegno comunale/nazionale.

E sapete cosa? Questo funziona abbastanza bene, ma non è paragonabile ai Paesi in via di sviluppo dove l’accesso all’acqua potabile è più un’eccezione che una regola generale.

Nei paesi caldi (che sono circa tutto il terzo mondo), come quelli africani, esiste un enorme problema di inquinamento batterico, che causa dissenteria e morti ripetute. Nonostante i nostri sforzi, circa 1,2 milioni di persone muoiono per malattie legate all’acqua.

È molto probabile che queste cifre aumentino ancora, perché all’inquinamento batterico si sta aggiungendo con sempre maggiore forza l’inquinamento chimico: interferenti endocrini, residui di tinture tessili, pesticidi, farmaci, microplastiche, l’elenco è lungo.

Il cloro viene solitamente utilizzato per impedire la crescita dei batteri nell’acqua potabile, ma si possono utilizzare anche le radiazioni UV-C (da non confondere con le radiazioni UV-A della LaVie, le UV-C sono letali per l’uomo e non raggiungono la terra perché sono bloccate dallo strato di ozono, grazie!

Questa radiazione UV-C viene assorbita dal DNA batterico che muta, rendendo impossibile la riproduzione batterica (si parla di divisione batterica perché il batterio si divide in due per moltiplicarsi).

Bactéries

Quindi, con poca energia, potete “sterilizzare” l’acqua dai suoi batteri: non moriranno, ma non potranno moltiplicarsi nello stomaco e non vi ammalerete. Lo stesso risultato si può ottenere facendo bollire l’acqua per qualche minuto. È più semplice, ma consuma più energia.

D’altra parte, la sterilizzazione a raggi UV-C, come la bollitura, non è una purificazione, contrariamente a quanto affermano alcuni venditori di sterilizzatori a raggi UV-C: non modifica il contenuto di cloro, il sapore, l’odore, i composti chimici presenti nell’acqua.

Un semplice filtro a caraffa è molto più efficace e costa meno.

Non lasciatevi quindi ingannare da design accattivanti o da belle sirene di false promesse: in Francia è assolutamente inutile acquistare tali prodotti.

Perché uccidere batteri che non esistono?

L’unico utilizzo di queste bottiglie UV-C (che sono inquinanti perché dotate di una batteria al litio non sostituibile che durerà al massimo due o tre anni…) è per le escursioni, se si ha a disposizione solo acqua di lago o di fiume.

Se fossi in voi, però, ci guarderei due volte prima di bere queste acque, perché come spiegato sopra, rimuoverete solo i batteri, quindi preparatevi a bere inquinanti chimici come il glifosato, o perché no, il piombo, l’arsenico ecc…

Nel nostro processo LaVie, ad esempio, utilizziamo una quantità di energia 50 volte superiore a quella delle bottiglie UV-C disponibili in commercio per scomporre le molecole di cloro.

Un vero depuratore deve essere in grado di ridurre il cloro e i suoi sottoprodotti, le sostanze chimiche, i pesticidi, le tracce di farmaci, gli interferenti endocrini, ecc.

Per queste bottiglie UV-C, la prova dell’abbattimento dei batteri si trova solo sul sito web del produttore, e per una buona ragione…

Per quanto riguarda i Paesi in via di sviluppo, abbiamo un’azione attraverso il nostro prodotto solare, LaVie SUN, pubblicato sul sito web www.lavie.foundation, e intendiamo avere un impatto, molto presto.

Spero che ora possiate fare le vostre scelte in base alle vostre esigenze, con assoluta chiarezza, e non confondere mai più la depurazione UVA con il “flash” UVC.

Bouteille UV-A LaVie

Gli unici depuratori d’acqua UV-A: LaVie

I depuratori d’acqua LaVie® UV-A funzionano senza filtri né manutenzione e consentono di depurare l’acqua del rubinetto in 15 minuti.

Utilizzano una tecnologia innovativa e brevettata, esclusiva di LaVie®: la fotolisi del cloro da parte dei raggi UV-A.

Questo trattamento consente di rimuovere il cloro e i suoi sottoprodotti, i composti chimici come alcuni pesticidi o tracce di farmaci, nonché i sapori e gli odori che si possono trovare nell’acqua di rubinetto.

Il risultato è molto qualitativo e ci permette di tracciare una linea definitiva sul consumo di acqua in bottiglia di plastica.

L’impronta di carbonio associata alla produzione del tubo di alluminio del depuratore UV viene neutralizzata in pochi giorni di utilizzo rispetto al consumo equivalente di acqua in bottiglie di plastica.

Alla vostra salute!

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